Da inizio anno ad oggi, i volumi si attestano a USD 184 miliardi
Figura 1: emissioni con utilizzo specifico dei capitali raccolti
Fonte: Bloomberg, al 1° marzo 2023
- Come mostra il grafico, nel 2022 le emissioni obbligazionarie sono diminuite rispetto al 2021 – in linea con una flessione più ampia delle emissioni di strumenti a reddito fisso. Si è trattato comunque della seconda maggiore offerta di obbligazioni green, social, sustainability e sustainability-linked dall’introduzione di questi strumenti.
- L’inizio del 2023 è stato molto vigoroso: solo a gennaio sono stati emessi titoli per USD 96 miliardi, facendo del primo mese dell’anno l’ottavo più prolifico mai registrato.
- Da inizio anno ad oggi, i volumi si attestano a USD 184 miliardi che, per contestualizzare e dare un’idea dell’espansione di questo mercato, rappresentano un aumento del 78% rispetto ai volumi di emissione annuali del 2018 e un incremento del 20% su base annua.
- Per quanto riguarda la ripartizione di queste emissioni da inizio anno ad oggi, il 54% è costituito da green bond, il 26% da sustainability bond e il 20% da social bond. I green bond continuano ad essere lo strumento di emissione preferito, anche se questo primato offusca in parte il crescente interesse per i fattori sociali. È sempre più frequente l’inclusione di benefici anche sociali all’interno delle emissioni obbligazionarie, e ci capita di parlare con un numero sempre crescente di emittenti interessati a questo tipo di benefici. Ad esempio, il modello di sustainability bond1 recentemente lanciato da Renault2 è incentrato sulla transizione equa attraverso la riqualificazione dei lavoratori sull’economia circolare, la mobilità elettrica e le nuove tecnologie digitali. Per il team Social Bond questa è un’area chiave di engagement con gli emittenti, in cui puntiamo a garantire che la transizione verso tecnologie avanzate a basse emissioni di carbonio venga sì promossa, ma non a scapito delle persone più vulnerabili della società e senza la perdita di posti di lavoro.
- Stiamo assistendo anche ad un ampliamento della gamma di emissioni; ne sono un esempio i blue bond, che finanziano progetti legati alla conservazione degli oceani. La Corea, ad esempio, sta promuovendo la decarbonizzazione del settore navale incentivando gli armatori ad adottare una tecnologia di alimentazione a basse emissioni di carbonio.3